Per questa recensione devo ringraziare una persona, Nicola, che mi ha permesso di provare questo gioiellino.
Ebbene si, tra le mie mani ho la fortuna di avere il DJI Spark, un drone piccolo di fattura ma dalle potenzialità enormi. Mi è arrivato nella forma “Fly More Combo”, che contiene:
- Dji Spark
- Radiocomando
- Borsa di trasporto
- Caricabatterie per 3 batterie
- Eliche di ricambio
- 2 batterie di scorta
Personalmente venivo da un’esperienza negativa con un drone precedente, sia in fatto di fragilità che di usabilità ed ero un po’ titubante sui droni piccoli. E questo è veramente piccolo.
La realtà invece è completamente diversa: lo Spark è un gioiellino. Ma partiamo dal principio nel descrivere questo piccolo miracolo della tecnologia.
I materiali sono ottimi: la plastica è di buona qualità e il tutto si presenta come un prodotto resistente e che da garanzie di solidità. Frontalmente presenta il sensore anteriore e la fotocamera con il gimbal a 2 assi (il terzo è stabilizzato elettronicamente). Nella parte inferiore presenta altri sensori e i piedini per appoggiarsi. Posteriormente invece sono presenti il vano della batteria e l’inserto per il cavetto micro usb, nonché la batteria con il relativo pulsante e led.
Cosa ho trovato di positivo durante le mie settimane di utilizzo: sicuramente l’usabilità. Lo spark è veramente facile da pilotare, anche da piloti poco esperti. Il drone è stabilissimo: l’ho usato più di una volta con venti a 15 km/h e superiori e le riprese fatte sono risultate stabili. La durata della batteria per me è sufficiente per l’utilizzo che ne faccio (e ne facciamo), durante il lavoro: va circa dai 12 ai 14 minuti di utilizzo, in base alle condizioni di vento e alla grandezza del lavoro e, tutto sommato, con 3 batterie me la sono sempre cavata fin d’ora. Certo è che per lavori grandi, lo Spark non basta e bisogna sempre commisurare l’operazione che si sta eseguendo.
Parlando delle riprese, molti trovano che sia una pecca che filmi solo in Full Hd 1080p a 30fps. Per certi versi può essere una mancanza, nel senso che potrebbe minare molte lavorazioni che magari si possono fare con risoluzioni maggiori, ma per fare video semplici come gli esempi che vi mostro di seguito l’ho trovato fantastico. In fin dei conti il formato full hd è quello che usano praticamente tutti e per elaborarlo non servono dei super computer, quindi lo reputo un successo a metà.
Le immagini sono sempre risultate buone, con dei buoni colori, magari leggermente spenti ma facilmente compensabili con la post-produzione.
Riguardo invece al reparto fotografico lo Spark non se la cava malaccio, soprattutto nelle fotografie speciali. Panoramiche, sferiche, time lapse e altro, mi sono piaciuti tantissimo e tutte queste funzioni automatiche non fanno altro che aumentare la stima che ho per questo piccoletto.
Prova di fotografia sferica eseguita con lo Spark
E soprattutto la portabilità: me lo sono portato in bici, a piedi, in metro e persino nello zaino a 2000 metri e non ho avuto problemi. Semplicemente comodissimo.
Cosa invece mi fa storcere un po il naso, ma nemmeno troppo: la connettività ho notato che a tratti può risultare ballerina, ma la maggior parte dei problemi la si risolve utilizzando un cavetto OTG che dal radiocomando va allo smartphone. Come dicevo, per lavori grandi magari non è il drone più indicato, ma tutto sommato non la trovo una grande pecca. Altra cosa che devo capire bene è il controllo con le gesture che non sempre funziona al top e il più delle volte fa cilecca.
Devo dire che il al 99% delle volte lo uso con il radiocomando, modalità che trovo comoda e sicura e per ora, tra lavori di fotogrammetria, video e fotografie sferiche, non ho trovato grandi problemi nell’usarlo.
Addirittura in fotogrammetria è facilissimo fare rilievi manualmente, senza programmare il volo, questo per dimostrare come è semplice comandarlo. Nei video invece bisogna farci un po’ la mano, settare tutti i parametri correttamente, soprattutto quelli che comandano la fluidità del gimbal e della camera in modo da non compromettere i filmati facendo dei pan velocissimi o movimenti che scatenano il mal di mare. Una volta trovata la quadra del cerchio però, lo spark è perfetto.
Se dovessi dare un voto, un 8,5/10 se lo merita tutto e magari andando avanti punterà pure alla lode. Estremamente consigliato.
Di seguito 2 video realizzati con lo Spark:
E di seguito la mia videorecensione su YouTube