Oh la, era un po che volevo fare questo articolo (al quale probabilmente seguirà pure un video dedicato sul mio canale youtube). Vedo tante persone che mostrano quello che portano nel loro “zaino tecnologico” per i loro viaggi, per le vacanze o semplicemente per quando escono a fare una passeggiate.
Ora, chiariamo bene che io, per ora, non sono un vlogger, o uno youtuber e quindi più che altro la mia attrezzatura la uso per fare video personali o strettamente per lavoro. Però non è escluso (ed è un mio pensiero che ogni tanto ritorna), che cominci anche io a girare qualche video dedicato strettamente al Vlogging. E ho già qualche progetto in mente…
Comunque, bando alle ciance e vediamo un po’ cosa posso mostrarvi… Di solito viaggio con due zaini: il primo, uno zaino da montagna, con dentro vestiti, cambi, giacche, ecc… ed un altro, strettamente fotografico e dedicato alle “cose tecnologiche”. Lo zaino da montagna è semplicemente un FORCLAZ 50L. Lo uso spesso e lo trovo comodo, con una bella apertura davanti che si può aprire e chiudere a piacimento nel punto in cui si preferisce, spallacci resistenti e comodi, tasconi laterali e tutto quanto può far comodo durante una escursione. Lo zaino fotografico invece (che se va avanti così lo dovrò cambiare perché sono anni che ce l’ho e l’ho sfondato), è un LOWEPRO FASTPACK 250, preso ormai più di 6 anni fa penso. Li ci metto tutta l’attrezzatura tecnologia, dal portatile, caricabatterie, macchina fotogafica e obiettivi, l’osmo mobile 2, action cam e chi più ne ha più ne metta. L’unica pecca è che questa versione non ha l’attacco per il treppiede, quindi ho trovato una soluzione usando la retina laterale e un moschettone…
Partendo dallo zaino del vestiario, non saprei cosa consigliarvi, perché dipende molto da quale sarà la vostra destinazione. Io posso dirvi che, per quando vado a soggiornare nel paesino di montagna in cui mi reco ormai da quasi 25 anni con la mia famiglia, porto tutto il necessario per ovviare ad ogni cambiamento climatiche. Oltre all’intimo, quindi mutande, calzini, ecc…, metto sempre dentro 2 maglioni e un micropile, ideale per le escursioni in montagna. Poi metto sia ricambi per girare in paese in tutte le condizioni meteo che ricambi per fare escursioni medio-lunghe. Non mancano mai un paio di ciabatte o di sandali, ideali da mettere una volta tolti gli scarponi ai rifugi o per non camminare scalzi in casa, cosa che odio. Infine giacca a vento o giubbino leggero. Il resto sta molto a voi e a cosa volete metterci dentro.
Quando invece faccio escursioni in montagna, entrano in gioco due fattori: il peso dello zaino e la comodità di usufruire dell’attrezzatura. Partendo dall’interno dello zaino, divido il Forclaz 50l in due parti attraverso l’utilizzo di un Divisorio Imbottito in cui metto gli obiettivi della mia reflex, più o meno a metà zaino in modo da tenere le cose che servono meno sotto e non appesantire le spalle mettendolo sopra. La fortuna di avere una cerniera che percorre tutto lo zaino è enorme, è ti consente di prendere l’attrezzatura quando ti serve. Sopra e sotto questa imbottitura ci sono i vestiti e il resto del contenuto dello zaino che ha anche la funzione di proteggere il tutto. Quando non ho l’imbottitura, di solito utilizzo delle borse porta obiettivi della Think Tank che stacco dal mio cinturone e metto nello zaino. Quindi ho un set con una borsa per un obiettivo medio/piccolo , una borsa con due divisori e una borsa più grande che contiene il teleobiettivo (che in montagna tendo a portare poco per via del peso). Attaccato all’esterno ovviamente il treppiede che può variare tra il Vanguard Alta Pro 264 AT con la sua testa SBH250 (di cui avevo scritto la recensione tempo fa) o il mio Manfrotto da viaggio tutto fare 7302YB, che penso ormai sia fuori produzione.
Poi dentro c’è tutto il resto, powerbank, batterie di ricambio, cavetti vari, che vedremo nel dettaglio nel prossimo articolo quando parlerò dello “zaino tecnologico”. Per finire però il discorso dello “Zaino da Montagna”, un monito particolare va ad un accessorio per Reflex che è veramente comodo. Se per il Gimbal, ovvero il mio DJI Osmo Mobile 2 per fare qualche ripresa con lo smartphone lo caccio nella borsa del teleobiettivo e la fisso alla cintura, per la mia reflex ho trovato una soluzione che mi evita di portarmi appresso la macchina attaccata alla tracolla: il B-Grip.
Ebbene si, questo accessorio mi consente di attaccare la reflex in maniera solida e comoda allo spallaccio dello zaino, consentendomi di prendere la fotocamera in maniera veloce e sicura. In realtà questo è un sistema composto da più accessorio, tra l’altro di un’azienda italiana. Infatti il tutto è composto da un cinturone (il CP-Tech), composto da una piastra a sgancio rapido, un supporto che può essere attaccato alla propria cintura o, attraverso un altro accessorio agli spallacci dello zaino (il CPT TK). Il tutto coadiuvato da un ergonomico, resistente e comodissimo hand grip che si fonde con tutto il resto, garantendo qualità e sicurezza mentre si scatta (ovvero il HS).
Questo più o meno quello che mi porto dietro, contando che non ho menzionato microfoni e dettagli tecnologici che vedremo meglio nel prossimo articolo.
Ah! Quasi dimenticavo… sopra a tutto c’è anche posto per il mio Spark con la sua tracolla dedicata, che un po’ sta dentro lo zaino e un po’ fuori..