Io amo la mia città. La amo soprattutto da qualche anno a questa parte perché è diventata più bella, ha cominciato ad aprirsi al mondo, ad organizzare eventi spettacolari e si sta affermando città d’arte a tutti gli effetti. Uno di questi eventi si chiama Cidneon ed è il Festival Internazionale delle Luci. La sua prima apparizione è stata nel 2017, sempre presso il nostro bellissimo Castello cittadino.
Quest’anno l’evento, svoltosi sempre all’interno del Castello, l’ho trovato meglio organizzato (anche se forse ci sono delle piccolezze da modificare), ma mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca su certe installazioni, che ho trovato un po sottotono rispetto a delle altre.
Il percorso inizia, giustamente, dall’ingresso dove uno spettacolare gioco tridimensionale scompone e ricompone il magnifico portale partendo da un tempio antico, tra suoni e giochi di luci. Veramente un’opera che ho apprezzato moltissimo. Una volta entrati si è accolti, se così si può dire, da un altro simpatico gioco di luci: un terribile dinosauro (?), che assomiglia molto al mostro di Lochness, appare in una nuvola di vapore come se volesse mettere in guardi gli avventori su quello che gli aspetta.
Il percorso prosegue con una proiezione interattiva dove, chi vuole, può vedere proiettati i propri movimenti (e magari quelli del suo accompagnatore), sul torrione, in un effetto caleidoscopico molto divertente. Inerpicandosi su per la salita, si possono inoltre visitare i due musei del Castello: il fantastico Plastico Ferroviario e il Museo delle Armi. Molto, molto, molto interessante e a cui vale la pena farci un salto.
Si arriva poi all’albero, punto focale da cui si può ammirare lo skyline della città con un colpo d’occhio veramente notevole. Quello sarà il nostro punto di partenza per tutte le altre opere luminose esposte all’interno del castello, partendo dal ponte levatoio. Salendo verso l’ingresso del Museo delle Armi, si arriva nel giardino in cui è esposto il magnifico, a mio parere, Spettro Luminoso: “fili” luminosi si intrecciano agli alberi mimando quello che dovrebbe essere lo spettro luminoso. Contornati dal buio è veramente uno spettacolo suggestivo!
Il cammino continua in quello che potrebbe essere un giardino incantato, tra enormi falene colorate e luminescenti e minuscole lucciole create con suggestivi giochi Laser. Si arriva quindi alla Fossa dei Martiri, dove un’orchestra luminosa ci accompagna a suon di musica. Il viaggio continua passando per un tunnel, dove sono appese fantastiche nuvole che, scenograficamente, sembrano sospese.
Si prosegue verso l’opera che mi ha deluso un po’: un tunnel laser che sembrava un po misero rispetto alla location in cui era, soprattutto se paragonato alla magnificenza del gioco di luci che era stato creato l’anno passato. Però ci sta, nel senso che l’opera in se era molto suggestiva, solo l’avrei posta in un luogo meno dispersivo.
Il viaggio continua e un muro parlante decanta i luoghi più simbolici della nostra città. Bellissimo questo effetto dove una bocca composta dalle stesse pietre delle mura scandisce le coordinate geografiche e piccoli aneddoti relativi a 3 o 4 luoghi cittadini. Questo sarà un bel preambolo a quella che, secondo me, è la parte migliore dell’evento: la fine.
Arrivati alla Torre dei Francesi infatti, un bellissimo spettacolo teatrale viene proiettato direttamente sul muro del torrione e l’impressione è proprio quella che avvenga al suo interno, mentre la torre crolla. Quello che segue è veramente toccante e termina con un invito, assai gradito, a visitare l’opera “Ecce Homo” del Moretto posta nella Pinacoteca Tosio Martinengo. Veramente apprezzata.
Un altro tunnel, questa volta composto da filamenti di stoffa illuminati, porta verso la conclusione di Cidneon. Si arriva infatti all’Albero dei Desideri che spettacolarizza attraverso l’utilizzo di giochi luminosi un grande albero all’interno dell’ultimo giardino. Ma non finisce qui! Il tutto viene integrato dalla penultima installazione, un giardino composto da centinaia di farfalle luminose create dai bambini delle scuole di Brescia. Veramente bello.
Il nostro viaggio finisce, ma non prima di “giocare” un po con l’ultima opera, una Nuvola fatta di lampadine che si possono accendere e spegnere, attraverso delle fini catenelle che giocano a ricreare la pioggia. Bambini e adulti si fondono e imparano a giocare.
Come dicevo nel complesso mi è piaciuto molto, soprattutto la scelta della Location e la disposizione delle opere. L’organizzazione è sembrata perfetta (forse il prezzo del “saltacoda” un po’ elevato ma ci sta). L’unica installazione che ha peccato un po’, a mio avviso, è stata il tunnel laser che mi sembrava sprecata per un posto così ampio.
All’anno prossimo Cidneon!